Pulizie in corso
Un vagone cisterna pieno di Gpl deraglia ed esplode all’interno di una stazione.
Il presidente del consiglio dei ministri di questo nostro non meglio specificato paese latino cosa fa? Partecipa al cordoglio per le vittime? Tuona affinché gli eventuali colpevoli vengano al più presto identificati? Si attiva perché vengano riviste le procedure di sicurezza e una cosa del genere non si possa mai più ripetere, ma proprio più, visto che non si tratta di una catastrofe naturale come, per esempio, un terremoto?
No, niente di tutto ciò.
Quando ancora bruciano le fiamme, lui rassicura tutti:
Ricostruiremo subito!
E quelli ancora in tenda riderebbero, se non ci fosse da piangere.
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0 commenti collegamentiPare che il Governo italiano avrà pieni poteri per decidere dove costruire cinque nuove centrali nucleari. I siti saranno coperti da segreto militare.
Adesso, però, anche noi vogliamo gli ispettori dell’IAEA.
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0 commenti collegamentiSi prega di notare il colore rosso acceso dalle parti di Scilla e Cariddi
Fonte: Protezione civile
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1 commenti collegamentiLa nuova proposta di legge sulla caccia presentata dal Pdl è segno di una cultura. Non è la mia.
Luca De Biase (via Mantellini)
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0 commenti collegamenticompagni Radicali, l’istituto del referendum in Italia va vieppiù acquisendo il valore della carta igienica usata, avrei anch’io una lista di risultati referendari degli ultimi anni da rivedere.
No, perché, dico, in Italia abbiamo dimostrato di avere un particolare talento per la gestione dei rifiuti, no? E allora cosa vuoi che sia qualche scoria nucleare?
Che sembra quasi che ci sperino in un incidente. Gli aiuti dall’estero, la ricostruzione: quelle sì che son cose che fanno volare l’economia!
Guarda tutti questi nuovi magnati ucraini, che stanno lì a dimostrarlo.
E proprio quando uno pensa tanto siamo in Italia, quella del ponte di Messina
, ecco che ti tirano fuori di nuovo anche quello.
La prima spilletta che ho posseduto era gialla con un sole rosso in mezzo, recitava: Energia nucleare? No grazie
. Chissà dov’è andata a finire. D’altra parte non pensavo di averne più bisogno.
Forse sarebbe il caso di riprendere la produzione.
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0 commenti collegamentiUno degli effetti collaterali e stranianti di non possedere un televisore, è quello che il bombardamento pubblicitario si riduce, sostanzialmente, alla cartellonistica (esclusa, ovviamente, la pubblicità occulta).
Ultimamente, in particolare, due campagne hanno colto il mio sguardo e urtato i miei nervi, una della Snai e l’altra del Ministero della Sanità.
Della prima, per il momento, tacerò, se non per dire che, in Italia, sono stati stanziati annualmente 100.000 euro per svolgere azioni informative sul gioco d’azzardo nelle scuole, a fronte dei 30 milioni di euro stanziati per le attività di marketing dei prodotti di gioco pubblici.
Per quanto riguarda la seconda, dedicata ai 30 anni del Servizio sanitario nazionale, tralascerò i dubbi su utilità e appropriatezza, già da altri sollevati, a favore di un’analisi puramente legata ai riferimenti culturali e iconografici.
sanità?
cinema, naturalmente!
A cominciare dallo slogan, la campagna fa esplicito riferimento al cinema. In particolare, alla grande tradizione del cinema popolare italiano del dopoguerra, finalmente libero dalle pastoie del neorealismo.
E qui cominciano le prime dissonanze: se lo slogan rimanda alla Loren e alla Lollobrigida, le date e il ritratto di un’infermiera che lo accompagnano, però, rimanderebbero più alla Fenech e alla Guida, esponenti di un’altra gloriosa stagione della commedia all’italiana.
I riferimenti al cinema italiano si fermano qui, ma non quelli al cinema statunitense. Naturalmente sempre commedie popolari, non temete.
Il più evidente è, naturalmente, rappresentato dalla foto, scopiazzatura quasi da querela della locandina di Nurse Betty, simpatico film nel quale una cameriera psicolabile è convinta di vivere nel mondo della propria soap opera preferita, esercitando la professione di infermiera.
Certo, il trucco pesante e l’aspetto posticcio del costume rimandano anche ad altre Nurses Betties [!].
L’ultimo riferimento è tipografico: lo slogan è scritto con un carattere stencil, normalmente associato a tutto quanto è militare. Apparentemente non c’entra nulla con la sanità, se non che è il tipo di carattere usato per il titolo del più famoso film di satira su un ospedale da campo.
Ma chi ha bisogno della satira, quando abbiamo la pubblicità.
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