Pulizie in corso
Like me, Jerry is Australian and fifteen years in Tokyo have left him blessedly profane. This PR at Production IG is being a real dickhead.
È sempre sorprendente scoprire come, per quanto si creda di conoscere, per così dire, una persona attraverso le sue esternazioni via internet, è sufficiente una sua comparsa in un altro mezzo di comunicazione, un racconto di altri, per aprire nuovi e inattesi scorci di personalità.
L’australiano scurrile
, Jerry, di cui si parla, infatti, altri non è che Jeremy Hedley, uno che si firma Jeremiah, uno che, con il suo stile sobrio ed elegante ha influenzato miriadi di siti e più di un designer.
Ecco cosa accade quando si attraversa lo specchio e da narratore si diventa narrato.
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0 commenti collegamentiThe problem is, copy-editing is not what you’d call an exact science. And apart from house style issues — in the US, Harper Collins likes using serial commas, like the one after fish in He ate beans, fish, and small green bricks
(Hodder-Headline would have that sentence read He ate beans, fish and small green bricks
without the extra comma), or the use of toward, afterward, upward
in the US and towards, upwards, afterwards
in the UK — I realised that the different ways that different copy-editors would like sentences to read is a strange and frustrating sort of thing, especially if you’re determined that the same sentences are going to be in both editions. (And then there was Gordon Van Gelder of The Magazine of Fantasy and Science Fiction, who is taking one of the short stories for his magazine, and wanted another whole set of different changes.)
Neil Gaiman sull’arduo compito della revisione editoriale (e io che mi stupivo che qualcuno si fosse messo a cancellare tutte le u da un libro di Terry Pratchett).
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0 commenti collegamentiAvete presente, no? Quella che dice, più o meno, sappiamo dove abiti, vieni fuori con le mani alzate e paga il pizzo
.
Non fraintendetemi: io sono, tendenzialmente, un legalista e quindi, se esiste un balzello sul possesso di un televisore, di un automobile, di una casa, sono pronto a pagarlo (d’altronde, non è che si tratti di tasse più stupide di quelle sull’acquisto di CD vergini).
Ciò che trovo fastidiosa è l’assoluta certezza con la quale si presuppone il possesso di un apparecchio televisivo, ben esemplificata dalle opzioni offerte:
Avete proprio ragione, mi ero dimenticato, ma adesso pago subito!
Ma, no, vi sbagliate, ho già pagato, adesso ve lo dimostro.
Io avrei già pagato ma, già che ci siamo, ho deciso di pagare anche per il televisorino in bagno e per quello della casa al mare.
Prima o poi riuscirò a superare la mia perenne accidia e spedirò questo benedetto modulo.
Collegamento omaggio: TV in Japan.
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