Certo che si scrivono cose strane di notte, al buio:
ogni cosa
può essere
scritta
in innumerevoli
diversi modi
ma fondamentale
rimane, in ogni caso
scrivere.
poiché tra il pensato
e l'agito necessaria è
in ogni caso
l'azione
Ma nello scrivere al buio
solo la memoria
rimane come filo conduttore.
e dunque, che differenza con il
pensare?
Originariamente scritto su un carta e ripubblicato qui
Categoria: appunti di notte
Quanto ti devo?
Se per caso mi vedi steso a faccia in giù per strada, voltami.
da L'uomo senza passato di Aki Kaurismäki
Etichette: cinema
"'Hai ottenuto la pace' disse l'uomo-
bufalo. 'Hai preso le nostre parole, le hai fatte diventare tue. Non avevano ancora capito che se esistono, e se esiste la gente che li venera, � perch� ci� a noi conviene. Potremmo cambiare idea, comunque. Non � escluso che la cambieremo.'
'Sei un dio?'
L'uomo-
bisonte scosse la testa. Shadow pens� per un istante che fosse divertito. 'Io sono la terra' disse."
Neil Gaiman,
American godsEtichette: libri
No, non sto parlando di
chi mi segnala sul
proprio blog (grazie!).
Sto parlando di traduzioni.
So che c'è
chi avrebbe più diritto di me di parlare di certe cose, ma ho appena finito di leggere un
libro che mi ha fatto tornare in mente (e sullo stomaco) qualche riflessione sul mestiere di tradurre.
E già, perché proprio di mestiere si tratta o, meglio, si dovrebbe trattare.
Io di mestiere non faccio il traduttore e l'inglese l'ho imparato da solo, ma una delle prime cose che ho incontrato nello studiare le lingue sono i "falsi amici". I falsi amici sono quelle parole apparentemente molto simili tra loro, ma con significati diversi.
Tipici esempi dall'inglese sono
to annoy (infastidire),
compass (bussola),
silicon (silicio), ecc.
È presumibile che un traduttore queste cose le sappia e che una casa editrice impieghi persone che il traduttore lo fanno di mestiere o che, almeno, qualcuno controlli il risultato.
Pia illusione.
Nella maggior parte dei casi non è così, e il libro di cui sopra ne è un fulgido esempio: è ambientato in Nordamerica, l'autore (che pure è inglese) a fine volume ringrazia chi lo ha aiutato a eliminare gli ultimi anglicismi... e allora perché, mi chiedo, tradurre
buffalo con "bufalo" invece di "bisonte"?
football con "calcio", che in inglese americano si dice
soccer?
Inoltre, chi mi sa dire la differenza tra una "lanterna a forma di luna crescente" e una a forma di luna calante? Semplice, non esiste, perché
crescent (moon) significa, semplicemente, "mezzaluna".
E questi sono solo gli esempi che ho estrapolato dal contesto, senza un confronto con il testo originale, non oso pensare a quali e quanti altri e/orrori si possano celare...
Per essere chiari: non è mia intenzione denigrare la figura del traduttore, né negare il
merito là dove è dovuto. Voglio solo segnalare il modo in cui, troppo spesso, si fa "cultura" in Italia.
Ah, dimenticavo, buona
Santa Lucia a tutti!
Categoria: libri
Etichette: libri
E una volta una ragazza carina mi venne incontro a un cocktail party, e mi chiese: Di che cosa ti occupi in questo periodo?
.
Mi sto suicidando con le sigarette
replicai.
Pensò che fosse abbastanza divertente. Io no.
Kurt Vonnegut, Benvenuta nella gabbia delle scimmie
Categoria: sigarette
Etichette: libri, sigarette