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Qualcuno, in
Antartide
"Così, senza la narrazione, le rocce e le piante e gli animali vanno avanti benissimo. Ma le persone, no. Le persone vagano smarrite. Non distinguono una montagna dal riflesso della montagna in una pozzanghera. Non distinguono un sentiero da un dirupo. Si fanno male. Si arrabbiano e si fanno male a vicenda, o lo fanno alle altre cose. Fanno male agli animali perché sono in collera. Litigano e si imbrogliano a vicenda. Vogliono troppo. Trascurano le cose. Le coltivazioni non vengono seminate. Ne vengono seminate troppe. I fiumi si sporcano di merda. La terra si sporca di veleno. La gente mangia cibo avvelenato. Tutto è confuso. Tutti stanno male. Nessuno si prende cura della gente malata, delle cose malate. Ma questo è grave, gravissimo, no? Perché badare alle cose è il nostro compito, no? Badare alle cose, badare a noi stessi. Chi altro dovrebbe farlo? Gli alberi? I fiumi? Gli animali? Quelli fanno ciò che sono. Ma noi siamo qui, e dobbiamo imparare in che modo starci, come fare le cose, come mandare avanti le cose nel modo giusto. Il resto del mondo sa il fatto suo. Conosce l'Uno e la Miriade, l'Albero e le Foglie. Noi sappiamo soltanto come imparare. Come studiare, come ascoltare, come parlare, come narrare. Se non raccontiamo il mondo, noi non conosciamo il mondo. Ci perdiamo nel mondo, moriamo. Ma dobbiamo raccontarlo bene, in modo veritiero. Chiaro? Dobbiamo prenderci cura di esso e raccontarlo com'è davvero."
Ursula K. Le Guin,
La salvezza di Aka, Mondadori
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"Piove.
Governo ladro."
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"Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare!"
vecchio detto, citato nel Corriere Lavoro
Etichette: giornalai
D'ora in poi, le strade di Mompracem su Blog*Spot e Mompracem su Splinder si dividono, per potersi intrecciare: il primo diventa Mompracem, le parole degli altri e raccoglier� citazioni da ogni fonte, il secondo, Mompracem, altre parole, continuer� ad accogliere contenuti "originali".
Buona lettura!
L'unica differenza tra un matrimonio hawaiano e un funerale hawaiano, disse Buddy Hamstra, era che al funerale cantava una persona in meno. Come avrei potuto ridere nel momento in cui mi diceva una cosa del genere al funerale di sua moglie?
Paul Theroux, Hotel Honolulu, Baldini&Castoldi
Etichette: libri
Io mi chiedo quale mente malata abbia avuto l'assurda idea di svolgere il concorso di Miss Mondo in Nigeria...
Allora, dopo aver perso chiss� dove un "post", ricominciamo.
Splinder sta facendo passi da gigante (sperando che non abbiano intenzione di creare versioni "
Pro" o "
Plus"...).
Un grazie, quindi, per il titolo e i commenti!
Comunque, se proprio volessero superare se stessi, consiglierei loro (e a tutti gli interessati) la lettura di
questo articolo.
Questa è più che altro per provare
MozBlog (il quale, peraltro, non sembra funzionare).
Tra l'altro, facendo un po' di "giri in giro" su vari blog, ho notato che questo
template è piuttosto popolare.
Devo cambiarlo.
D'altra parte, non ho mica il tempo da perdere di
qualcun altro per
cambiare continuamente template.
Per finire, MIRACOLO, adesso Splinder mostra il titolo nella barra del browser.
Oggi, per la seconda volta in pochi giorni, ho “incontrato” un ragazzo con la chitarra (no, non
quel ragazzo). Era sul marciapiede di fronte al mio, in metropolitana. Cantava, accompagnandosi alla chitarra, seduto su una panchina.
Mi era già capitato di vedere e sentire dei musicisti nello stesso posto che “provavano”, in attesa di salire sul primo treno per raccogliere qualche soldo.
Lui no. Indifferente ai treni e a chi li aspettava, suonava.
La prima canzone che gli ho sentito cantare è stata Remedios la bella dei Modena City Ramblers, che si potrebbe ancora definire “di facile ascolto”… Ma, poi, ha attaccato con La corte dei miracoli degli imprescindibili Gang e, oggi, cantava, come ho scoperto poi, Aspettando Godot dal primo, omonimo, album di Claudio Lolli, del 1972!
Tanto per intenderci, tutta questa
storia della guerra all'Iraq mi sembra un'enorme, tragica,
mostruosità.
- Ho scoperto che il problema di Blogger che
si mangia regolarmente pezzi di codice
è legato all’uso di Mozilla. Splinder, comunque, non lo fa. - Cliccate sulla foglia d’acero alla vostra destra e, poi, uscite e andate al cinema!
Allora, a che punto eravamo? Ah, già, Mompracem. La cosa è un po’ lunga (e presumibilmente noiosa), un punto di partenza potrebbe essere una frase attribuita a
Emilio Salgari: “non è la letteratura che deve imitare la vita, ma è la la vita a dover imitare la letteratura”. Estendendo il concetto, l’idea diventa che l’opera di fantasia, lungi dal rappresentare unicamente un’evasione dal mondo, possa sottointendere, a volte, una tensione verso una realtà diversa, divenire un laboratorio di alternative più o meno possibili (una sorta di “
l’immaginazione al potere”? forse, ma non solo).
Quindi, in sostanza, l’idea del sito era quella di esplorare gli immaginari a me più vicini in rapporto e dialettico confronto con la realtà quotidiana. Il tutto realizzato con il vecchio espediente dello “straniero” (in questo caso l’abitante di Mompracem) il quale, in quanto esterno, riesce a valutare con maggiore obiettività ciò che sembra normale e inevitabile, ma non è detto che lo sia.
(3 -
fine [?])