Allora, a che punto eravamo? Ah, già, Mompracem. La cosa è un po’ lunga (e presumibilmente noiosa), un punto di partenza potrebbe essere una frase attribuita a
Emilio Salgari: “non è la letteratura che deve imitare la vita, ma è la la vita a dover imitare la letteratura”. Estendendo il concetto, l’idea diventa che l’opera di fantasia, lungi dal rappresentare unicamente un’evasione dal mondo, possa sottointendere, a volte, una tensione verso una realtà diversa, divenire un laboratorio di alternative più o meno possibili (una sorta di “
l’immaginazione al potere”? forse, ma non solo).
Quindi, in sostanza, l’idea del sito era quella di esplorare gli immaginari a me più vicini in rapporto e dialettico confronto con la realtà quotidiana. Il tutto realizzato con il vecchio espediente dello “straniero” (in questo caso l’abitante di Mompracem) il quale, in quanto esterno, riesce a valutare con maggiore obiettività ciò che sembra normale e inevitabile, ma non è detto che lo sia.
(3 -
fine [?])
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